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🚀 ⍺Gosletter #24
Conseguenze Catastrofiche sul Mercato | Multi-Transazioni 1Click | SEC all'opera? | Analisi BTC ed ETH
Goinvest Official
November 13, 2022
Pensi che potremmo essere buoni partner per la crescita delle tue competenze o del tuo wallet?
Oggi ti proponiamo alcuni degli aggiornamenti più importanti della settimana.
Eccoti un breve riassunto:
FTX Crolla - Conseguenze Catastrofiche sul Mercato
Bebop live su Polygon - Multi-Transazione in un click!
SEC e regolamentazione - La Proof of Reserve
Analisi di mercato - BTC ed ETH
Buona lettura!
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🐦 NEWS & TWEET DAL MONDO 🌎
FTX crolla. Cos’è successo?
Questa settimana FTX e Alameda Research hanno conquistato i titoli dei giornali internazionali. Come? Crollando. L'intero evento è iniziato con le rivelazioni della scorsa settimana sulle partecipazioni e le garanzie altamente liquide di Alameda, che hanno portato al de-risking di Binance e al dumping del token di scambio di FTX, FTT.
Da lì in poi è stato tutto in discesa, poiché le voci di insolvenza sono diventate una profezia che si è autoavverata. La situazione è peggiorata dal fatto che i fondi dei clienti di FTX sono stati utilizzati nel tentativo di sostenere le perdite di Alameda, ovviamente senza alcun risultato.
Binance si è detta interessata a salvare l'exchange tramite un'acquisizione, ma ha abbandonato il potenziale accordo poco dopo aver esaminato i dati finanziari della società.
Il prezzo di FTT è crollato inesorabilmente, mentre gli investitori hanno lasciato la piattaforma con un deficit di “appena” 8 miliardi di dollari.
Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui e sul nostro gruppo Telegram, in cui stiamo tenendo gli utenti aggiornati sulla vicenda.
Sotto, invece, il tweet di SBF in cui ammette di aver commesso una gran cazzata.
1) I'm sorry. That's the biggest thing.
I fucked up, and should have done better.
— SBF (@SBF_FTX)
Nov 10, 2022
I contagi di FTX sul resto del mercato
Un crollo come quello di FTX, logicamente, ha portato enormi perdite su tutti i fronti, anche su piattaforme non direttamente correlate ma da cui, comunque, gli investitori hanno deciso di scappare.
Una delle più colpite è BlockFi, che ha annunciato di sospendere i prelievi fino a quando non si saranno calmate le acque.
La mossa dipinge un quadro pericoloso, seguendo le orme di molte altre piattaforme di prestito in difficoltà che alla fine sono fallite all'inizio di quest'anno, la maggior parte delle quali a seguito dei crolli di Terra e Three Arrows Capital.
Tra i network, invece, vediamo Solana protagonista di grandissime perdite. Il TVL dell’ecosistema è sceso a picco, in quanto sia FTX che Alameda Research erano fortemente coinvolte su Solana, e possedevano una grande quota di SOL e altri token del network.
Sopra il quadro della situazione su Solana blockchain al momento della scrittura: un calo del -14.60% in appena 24 ore, con un crollo da circa 1 miliardo ad appena 332 milioni di dollari in TVL in meno di una settimana (dal 6 novembre al 13 novembre).
Bebop LIVE su Polygon
Passiamo adesso a notizie un po’ più piacevoli. Durante la settimana del crollo, il DEX Bebop è andato live su Polygon.
Il DEX consente agli utenti di negoziare più asset in un'unica transazione, riducendo le commissioni sul gas e lo sforzo manuale associato all'esecuzione di più transazioni. In questo modo, uscire o entrare su più posizioni rappresenta un enorme vantaggio in momenti di alta volatilità come quelli visti in questi giorni.
Inoltre, il risparmio sulle commissioni è notevole, soprattutto perché ci troviamo su Polygon, una delle reti più economiche in circolazione.
Al prossimo crollo, un DEX del genere potrebbe salvare i fondi di molti utenti, se il team si muoverà nel modo giusto.
🪙 @bebop_dex launches a unique ‘One-To-Many’ ‘Many-To-One’ token trading platform #onPolygon!
This new platform, incubated by DeFi powerhouse @wintermute_t, chose #Polygon to enable low fees and a best-in-class user experience.— Polygon - MATIC 💜 (@0xPolygon)
Nov 8, 2022
Regolamentazioni: la SEC reagisce ai crolli di mercato
Le autorità di regolamentazione già non amano le criptovalute, e gli eventi di questa settimana non hanno aiutato molto. I falchi della SEC e della CFTC stanno già girando intorno alla carcassa fresca di FTX, come riportato da Bloomberg.
Contrariamente alle aspettative iniziali, le autorità di regolamentazione americane sono purtroppo ancora impegnate a portare avanti la legge Digital Commodities Consumer Protection Act (DCCPA) promossa dalla SBF.
La senatrice anti-crypto di Washington, Elizabeth Warren, ha cercato di capitalizzare politicamente FTX ma è stata fermata da Brian Armstrong che ha affermato:
“FTX era una borsa offshore non regolamentata dalla SEC.
Il problema è che la SEC non è riuscita a creare chiarezza normativa qui negli Stati Uniti, quindi molti investitori americani (e il 95% delle attività di trading) sono andati all'estero. Punire le società statunitensi per questo non ha senso.”
@SECGov was an offshore exchange not regulated by the SEC.
The problem is that the SEC failed to create regulatory clarity here in the US, so many American investors (and 95% of trading activity) went offshore.
Punishing US companies for this makes no sense.
— Brian Armstrong (@brian_armstrong)
Nov 10, 2022
Il problema, naturalmente, con la linea di pensiero di Warren è che l'intero fiasco dimostra più un fallimento con i meccanismi della finanza tradizionale, piuttosto che con le criptovalute. FTX ha avuto un enorme buco nel bilancio per tutto il tempo che ha avuto perché il suo bilancio era proprio quello: un bilancio che non esisteva su una blockchain pubblicamente verificabile.
Quando al presidente della SEC Gary Gensler è stato chiesto in un'intervista alla CNBC perché avesse concentrato gli sforzi di applicazione della legge sulle criptovalute su obiettivi più piccoli come Kim Kardashian e piccole DAO piuttosto che su grandi operatori come FTX, ha risposto: "Costruire le prove, costruire i fatti, spesso richiede tempo".
Verso la Proof of Reserve
La caduta di FTX sta aprendo una conversazione produttiva su come l'industria possa migliorare la trasparenza degli exchange centralizzati attraverso verifiche di Proof of Reserves (PoR).
Il PoR consente agli utenti di verificare che i depositari centralizzati di criptovalute detengano effettivamente i fondi che dichiarano di detenere, confrontandoli con i registri della chain, e verificando che non siano insolventi.
Ecco come funziona il PoR:
Un CEX dichiara di detenere 1 miliardo di dollari in attività.
Il CEX lascia che un revisore di terze parti prenda un'istantanea di questi fondi.
L'auditor aggrega questa istantanea in un albero di Merkle anonimizzato.
Questo Merkle tree è una prova crittografica inalterabile che tutti i fondi controllati in quel momento corrispondono ai dati della chain.
Il PoR è uno standard di settore che è stato abbracciato da Exchange come Kraken, BitMex e Nexo. Molte piattaforme sono in ritardo, ma il fallimento di FTX sta spingendo quasi tutti i principali operatori come Binance, KuCoin, OKX, Poloniex e Huobi ad agire immediatamente.
1/ We are working with exchanges to display proof-of-reserves on @nansenportfolio for everyone to track their token holdings and transactions.
Here's the current list of exchange portfolios and we will live update this thread with more, so make sure you are following! 🧵
— Nansen 🧭 (@nansen_ai)
Nov 11, 2022
Ovviamente, anche un sistema come il PoR cela i suoi rischi, visto che gli auditor sono di terze parti e tutto dipende comunque dalla frequenza degli audit effettuati.
📈 Aggiornamenti dal mercato cripto 📉
Nel nostro ultimo video abbiamo analizzato la situazione attuale, partendo ovviamente da FTX. A quanto pare, come abbiamo analizzato su DeBank, sembra che un insider abbia racimolato una bella somma di ETH (più di 130.000).
Siamo poi passati a Bitcoin. Difatti, molti ci hanno chiesto come comportarci in queste situazioni.
Personalmente, abbiamo aperto qualche posizione a spot (scendendo gradualmente) in modo da mediare il prezzo d’acquisto in vista di un ulteriore rialzo nel lungo termine.
Un dump del genere, d’altronde, è un’ottima occasione d’acquisto, sempre che non ci siano altri crolli che potrebbero deteriorare l’intero mercato (es. Binance, Crypto.com e altri colossi del settore).
Un punto interessante di bottom, secondo i dati in nostro possesso, è nell’area dei 12.000$, alla luce del gran quantitativo di ordini in quella zona.
In particolare, gli ordini oscillano tra i 12 e i 15.000$, per un controvalore di oltre 100 milioni.
Situazione BTC vs ETH
In questi giorni, il minimo raggiunto da BTC è stato di $15621 (9/11), contro i $17569 del 17 giugno.
Nelle stesse giornate, Ethereum si posizionava a $1073 (novembre) e $880 (giugno). In termini spicci, ciò ci porta a pensare che ETH sia attualmente più forte di BTC.
Sul breve termine, inoltre, sembra che ci sia un gran volume di contrattazioni nell’area dei $1200 dollari. Dopo aver rotto diverse resistenze al ribasso, raggirando il cerchio di Fibonacci, ha ritracciato leggermente verso l’alto “stabilizzandosi” tra i 1190$ e 1261$.
La nostra previsione è ribassista nel brevissimo, ma nulla toglie la possibilità di un leggero rialzo intorno ai 1400$, crolli e crash vari permettendo.
Per quanto riguarda l’apertura di ordini, stiamo piazzando qualcosa dai 750$ ai 900$, in modo da mediare in caso di ribassi improvvisi (stessa logica seguita su BTC).
In questo caso, ragioniamo secondo la regola del “non rincorrere il mercato, ma pazientare in attesa di occasioni”. D’altronde, perdere un eventuale trend rialzista in questo periodo non è la fine del mondo.
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